2013

ESERCITAZIONE NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO SISMICO “NORD-EST 2013”

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In occasione del cinquantenario dell’evento disastroso del Vajont del 9 ottobre 1963, il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Veneto e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il coinvolgimento delle Province Autonome di Trento e Bolzano, hanno programmato la realizzazione di un’esercitazione nazionale sul rischio sismico, finalizzata a sperimentare le attivazioni di alcuni interventi di emergenza in un arco temporale di circa 8 ore, nella mattina del giorno 14 settembre 2013.

Lo scenario dell’evento simulato è un terremoto di magnitudo 5.8 Richter con epicentro nel Comune di Tambre, in Provincia di Belluno, i cui effetti, in termini di popolazione coinvolta in crolli, interessano anche le Province di Treviso e Pordenone.

Scopo generale dell’esercitazione è verificare, a seguito della simulazione di un forte sisma, le suddette attivazioni, come iniziale risposta operativa all’emergenza nel rispetto della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008, tenendo conto delle difficoltà per la mobilità e dei tempi di attivazione del sistema di coordinamento nazionale, regionale e locale necessario alla gestione delle risorse disponibili.

L’esercitazione avverrà per “posti di comando”, per testare la funzionalità del flusso delle informazioni e le procedure di attivazione del coordinamento dal livello periferico a quello centrale, e per “azioni” con l’impiego delle sole colonne mobili delle Province autonome di Trento e Bolzano ed attività sul campo, logistiche, prove di evacuazione degli istituti scolastici, comunicazione, informazione alla popolazione e formazione degli operatori di protezione civile circoscritte alle zone interessate.

L’esercitazione intende mettere alla prova l’efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile a livello centrale e periferico per testare l’attivazione coordinata dei modelli di intervento dei diversi Enti e Strutture partecipanti e del flusso delle informazioni in emergenza e ovviamente le procedure per l’attivazione delle strutture operative, la risposta operativa della catena di soccorso e l’operatività del volontariato.

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