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RAGUSA, NEONATO SALVATO DA AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO

Il percorso formativo, promosso dal Comune e sostenuto fortemente da Ipasvi e Cives, ha anche consentito la dislocazione sul territorio di 10 defribillatori.

Gli uomini della Squadra Volanti della Polizia di Stato della Questura di Ragusa hanno salvato un neonato di appena 10 giorni che non respirava più a causa di un rigurgito. Un risultato ottenuto – oltre che grazie alla prontezza e all’abilità degli agenti – a pochi mesi dalla conclusione del percorso di formazione frequentato nel 2013 dagli operatori delle Volanti.

Il corso “Heartsaver CPR AED” per la rianimazione cardio-polmonare anche di tipo pediatrico – diretto da Sabrina Egman, consigliere del Collegio provinciale Ipasvi di Palermo – è stato tenuto dagli istruttori del Centro formativo American Heart Association dell’ Asp 7 di Ragusa, nell’ambito del progetto “Riprendiamoci il Cuore”, fortemente voluto dalla V Commissione del Comune (presieduta allora dall’infermiere Giovanni Di Mauro), e sostenuto da vari enti e aziende locali, tra cui il Collegio provinciale Ipasvi di Ragusa ed il Nucleo provinciale Cives. Questo progetto ha consentito, tra l’altro, di dislocare nel territorio comunale ben 10 defibrillatori, di cui uno in una Volante della Polizia di Stato. Tra gli istruttori, quasi tutti infermieri, anche il presidente del Collegio di Ragusa Gaetano Monsù, la consigliera Maria Iozzia, e, per Cives, il segretario nazionale Giuseppe Occhipinti ed il componente del comitato direttivo del Nucleo di Ragusa Roberto Frasca.

Veniamo alla cronaca. Alle 19.30 di lunedì 2 settembre, una giovane mamma contatta il 113 disperata in quanto il figlio non riesce a respirare. L’operatore 113 rimane in contatto telefonico con la donna rassicurandola e dicendole cosa fare per soccorrere il bimbo. Nel contempo viene avvisato il 118 ed inviata una Volante abilitata al soccorso con a bordo il defibrillatore ed operatori formati per la rianimazione. Poco più di un minuto e la Volante è già davanti al complesso residenziale. I due agenti scavalcano il cancello di recinzione ed entrano all’interno della villetta, trovando il piccolo già cianotico. Il tempo in questi casi è fondamentale: gli agenti attivano subito il protocollo di rianimazione cardio polmonare pediatrica, riuscendo a rimuovere i muchi dalle prime vie aeree e favorendo il rigurgito di latte appena bevuto. L’accesso al Pronto Soccorso è stato effettuato in codice rosso, con le Volanti che bloccavano le strade così da permettere un arrivo più celere, vista la gravità di quanto accaduto; l’urgenza era legata al dato sconosciuto del periodo di tempo in cui il bimbo non aveva respirato. Anche in questo caso la sinergia tra 118 e 113 è stata fondamentale per la riuscita del soccorso. Insieme ad una adeguata formazione sanitaria sul campo.

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